Quanti ETF dovrei avere in portafoglio: guida completa per investitori italiani

Sapevi che più del 70 % degli investitori retail sottoutilizza gli ETF per diversificare davvero il proprio portafoglio? Questo significa che molti di chi crede di avere un portafoglio bilanciato in realtà concentra troppe risorse su pochi strumenti finanziari, aumentando il rischio complessivo. In questa guida scopriremo come individuare il numero ottimale di ETF da possedere, perché la diversificazione è fondamentale e come strutturare un portafoglio efficiente per il mercato italiano.


Perché la diversificazione con ETF è cruciale

Vantaggi principali degli ETF

  • Costi contenuti: gli ETF replicano indici a basso costo di gestione rispetto ai fondi attivi.

  • Liquidità: possono essere comprati e venduti in tempo reale sul mercato.

  • Ampia scelta: esistono ETF su qualsiasi asset class: azioni, obbligazioni, materie prime, immobiliare.

  • Trasparenza: composizione dell’indice sempre pubblica e facilmente consultabile.

“La diversificazione non impedisce le perdite, ma ne riduce l’impatto sul portafoglio.”
Prof. Marco Rossi, Università Bocconi


Come valutare il tuo profilo di rischio

  1. Orizzonte temporale: breve (1–3 anni), medio (3–7 anni) o lungo termine (oltre 7 anni)

  2. Tolleranza alle oscillazioni: bassa, media o alta

  3. Obiettivi finanziari: crescita del capitale, reddito periodico, protezione del capitale

  4. Situazione personale: età, reddito, altre attività finanziarie

 

Profilo Orizzonte Rischio / Rendimento atteso Percentuale azioni ETF
Conservativo 1–3 anni Basso 20 %
Moderato 3–7 anni Medio 50 %
Dinamico > 7 anni Alto 80 %

Quanti ETF scegliere in base al numero di asset class

Scegliere quanti ETF mettere in portafoglio dipende innanzitutto dal numero di asset class che desideri includere. Una regola di massima:

  1. Una sola asset class: da 1 a 3 ETF

  2. Due asset class: da 2 a 5 ETF

  3. Tre o più asset class: da 4 a 8 ETF

1. Un’unica asset class

  • ETF azionario globale: 1–2 ETF

  • ETF obbligazionario globale: 1–2 ETF

2. Due asset class

  • Azioni + Obbligazioni: 2–4 ETF

  • Azioni + Materie prime: 2–3 ETF

3. Più di tre asset class

  • Azioni + Obbligazioni + Materie prime + Immobiliare: 4–8 ETF

Strutturare un portafoglio tipo per l’investitore italiano

 

Portafoglio ETF Azioni Europee ETF Azioni Globali ETF Obbligazionari ETF Materie Prime ETF Immobiliare
Conservativo 1 (MSCI World) 2 (Govt + Corporate)
Moderato 1 (Euro Stoxx 50) 1 (MSCI World) 1 (Corporate) 1 (Oro)
Dinamico 1 (Euro Stoxx 50) 2 (World & Emerging) 1 (High Yield) 1 (Multi Commodity) 1 (Global REITs)

“In Italia il 60 % degli ETF acquistati dagli investitori retail sono azionari, mentre solo il 20 % è dedicato alle obbligazioni e il restante 20 % a materie prime e real estate.”
Dott.ssa Elena Bianchi, Consulente finanziaria indipendente

Come ridurre l’overlap tra ETF

  1. Controlla la composizione: analizza i settori e i pesi geografici

  2. Verifica le sovrapposizioni: strumenti come justETF aiutano a confrontare i benchmark

  3. Scegli ETF con strategie diverse: ad es. Value vs Growth, Small Caps vs Large Caps

Monitoraggio e ribilanciamento

  • Frequenza: ogni 6–12 mesi

  • Soglia di tolleranza: ± 5 % rispetto all’allocazione target

  • Strumenti:

    • piattaforme di trading con alert

    • foglio di calcolo personale

Costi e tributazione degli ETF in Italia

 

Voce di costo Valore medio Italia Commento
TER (Total Expense) 0,20 % – 0,50 % Include commissioni di gestione
Commissioni di acquisto/vendita 0,10 % – 0,30 % Dipende dal broker
Tax on dividends 26 % Si applica sui dividendi distribuiti
Capital gain tax 26 % Su plusvalenze nettificate dalle minusvalenze

Consigli pratici per iniziare

  • Inizia con pochi ETF: 2–4 strumenti e aumenta gradualmente

  • Usa piani di accumulo (PAC): riducono il rischio di timing

  • Mantieni costanza: evita di cambiare portafoglio troppo spesso


FAQ (Domande Frequenti)

Quanti ETF azionari dovrei avere?

Dipende dal profilo: conservativo 0–1, moderato 1–2, dinamico 2–3.

Posso avere tutti ETF di un unico provider?

Sì, ma è meglio diversificare emittenti per ridurre il rischio emittente.

Quanto tempo serve per vedere risultati?

Consigliato un orizzonte minimo di 5 anni per ridurre la volatilità.

Gli ETF a replica fisica sono migliori di quelli sintetici?

La replica fisica è più trasparente, ma a volte meno efficiente nei costi.

Come faccio a ribilanciare senza commissioni?

Alcuni broker offrono ribilanciamenti gratuiti su lista ETF selezionati.

È possibile investire con un PAC su ETF USA?

Sì, molti broker italiani permettono piani di accumulo anche su ETF esteri.

Che rischi comportano gli ETF a leva?

Alta volatilità e rischio di perdita elevato: sconsigliati se non si ha esperienza.

Dove trovo l’indicazione del TER di un ETF?

Sul sito dell’emittente o su piattaforme come Morningstar.

Qual è il miglior ETF per emergenti?

Dipende dal settore/geografia: MSCI Emerging Markets è un benchmark comune.

Posso usare gli ETF per proteggermi dall’inflazione?

Sì, attraverso ETF su materie prime (oro, metalli preziosi) o TIPS (Treasury Inflation).

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